martedì 8 ottobre 2013

La Domanda e la Risposta

Ho spesso sottovalutato l'importanza della domanda.. e della risposta.

Seguo il discorso che avevo iniziato in questa discussione: Coscienza e Chiodi .

Quando poni una domanda a qualcuno, su un qualsiasi argomento, lo fai o per iniziare la comprensione di un nuovo concetto, oppure per completare un concetto che è già formulato nella tua mente.

In entrambi i casi il livello di comprensione non è ancora completato nella sua interezza, si capisce il senso ma non completamente le implicazioni.

Questa è la mia riflessione:
Domandare non è che un modo per acquisire una o più "interpretazioni" (rif. coscienza e chiodi).

"Capire" è quando una persona ha accesso a tutti i risvolti/interpretazioni di un determinato concetto.

A volte una "interpretazione" è sufficiente per intuire tutte le altre.. e quindi capire.
Altre volte no.
La natura della interpretazione è di tipo archetipico, non si può misurare o quantificare.
Come tale non ha dimensione, non ha un inizio o una fine.
E' il senso compiuto di un'idea e ha molte sfaccettature.

Prendere coscienza di questa dettaglio è molto producente, dopotutto gli insegnanti veramente in gamba non riescono forse a illuminare la stessa cosa con una luce diversa?.

"Come?" vi chiederete voi.

Se una risposta non è sufficiente bisogna cambiare approccio e dare una risposta che fornisca ulteriori interpretazioni.. persino le parole usate, il tono e l'enfasi possono dar luogo ad una interpretazione!.

Sicuramente ci saranno individui più portati di altri su certi frangenti.
E' normale che in una classe, una parte degli studenti capisca quello che dice l'insegnante e un'altra parte non la capisca.
Il fatto è che dubito sia solo un fattore relegato all'intelligenza di una persona, oppure solo al "canale" (es. sistema VAK) utilizzato per trasmettere tale informazione, solitamente non basta una risposta sola per avere una "visione completa".

Mi domando se essere coscienti delle implicazioni delle domande e delle risposte può in qualche modo arricchire la qualità dell'insegnamento o di una banale conversazione? O persino di un aspetto ancor più profondo come il rapporto genitori e figli.









8 commenti:

  1. ??? cosa centra il porre domande e il dialogo tra persone con l'archetipo?
    L'Archetipo è il mattone fondamentale che costituisce l'universo; sia l'essere umano che un delfino ad esempio possono comprendersi tra loro perchè possiedono inconsciamente entrambi gli stessi archetipi.
    L'archetipo non rappresenta il linguaggio, gli archetipi sono emozioni che i nostri cervelli a stento riescono a decifrare come fonemi.

    Da come hai scritto dimostri molta confusione in merito mi spiace. poi scusa passi da un discorso (errato) ad un altro che non centra nulla (insegnanti/capacità di apprendimento ecc..)

    Il vero motivo del perché in una classe una parte di studenti capisce quello che gli viene insegnato mentre l'altra no è perché il metodo d'insegnamento vigente (almeno in italia) è stato strutturato solo per le persone visive...gli uditivi e i cinestesici avendo diversi canali d'ingresso per la ricezione delle informazioni non comprendono, punto.

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  2. Ciao Rebecca!.

    Ti dirò, per quanto riguarda "l'archetipo", a scanso di errori ho fatto riferimento al significato che ha citato wikipedia (che ho linkato nel post).
    Fra i significati proposti ho trovato "la forma preesistente e primitiva di un pensiero", che in un certo senso è esattamente lo stesso modo in cui definirei il termine "concetto".
    Conoscevo anche io il significato di archetipo nei termini in cui l'hai mesa tu, eppure ho semplicemente pensato che la parola archetipo potesse anche essere usata come sinonimo di concetto.
    In fin dei conti sotto questo aspetto i due termini hanno molto in comune.
    Se la differenza è così abissale e imparagonabile da poterlo usare come sinonimo allora apporterò una modifica al testo. Grazie per la correzione.

    Per quale motivo dici che non c'entra nulla? se prendi l'insegnamento di un concetto fine a se stesso hai perfettamente ragione, ma io non parlavo affatto di quello.
    Non parlavo nemmeno del canale migliore da cui fare passare l'informazione, per quanto io condivida moltissimo l'approccio del VAK.

    Ti faccio un esempio pratico che mi è successo, assecondami =) .

    Quando andavo a scuola, per un paio di giorni abbiamo avuto la fortuna di avere un supplente di storia che nonostante l'età ha passato molto tempo a giocare di ruolo.
    Questa peculiarità ha fatto in modo che questo professore, inconsciamente, non spiegasse le cose come gli altri professori.. bensì "descrivesse" le cose che diceva a modo tutto suo.
    Questo modo di spiegare dipingeva un ritratto che non ricorda solo un fatto fine a se' stesso ma anche una situazione.
    Arricchiva quello che diceva descrivendo sistemi comportamentali interni propri di quella specifica situazione.
    Cose che apparentemente se viste da fuori non c'entravano nulla con la "lezione" predefinita del libro.
    Eppure a differenza di quanto succedeva con gli altri insegnanti la comprensione di quello che ci è stato spiegato è avvenuta su più livelli, ne è quindi stata arricchita, al punto da essere diversa.

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  3. L'esempio non è perfetto per descrivere quello che volevo dire in modo preciso, è per dare un'idea =)

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  4. Archetipo non è assolutamente un sinonimo di concetto, qui è la semantica italiana a dirlo perciò se continui a ripetere che archetipo e concetto hanno cose in comune stai perseverando nell'errore...non sai di cosa stai parlando, te ne rendi conto?!
    Oh cmq il blog è tuo, se vuoi scrivere che 2+2 fa 5 sei libero di scriverlo tanto quanto sono libera io di criticare chi si mette la maschera di professorone e sbandiera cazzate.
    Purtroppo mi rendo conto che rispondendoti nuovamente sto sbagliando perchè ti sto dando corda, sto dando importanza a qual cosa che non merita riflettori.
    Per favore dio me ne scampi da un tuo papiro di risposta farcito di egocentrismo, orgoglio e chissà quale arrampicata sullo specchio per uscirne intelligente e maturo.

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    1. Modificato.
      Grazie di nuovo per il "rispetto" dimostrato.

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  5. Rebecca, non so perchè te la sei presa tanto, hai frainteso.
    quello che ho scritto sopra l'ho scritto nel tentativo di spiegarti il percorso mentale che ho fatto per cercare l'eventuale errore.. e, come scrivevo sopra, apporteró una modifica al testo, ringraziandoti.
    lo so, a volte mi escono dei papiri, chiedo venia.
    Grazie per gli appellativi. molto gentili devo dire.

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  6. Ammazza quanta confusione,ebbene sì l'archetipo è qualcosa di assai profondo e ancestrale a parte questo non desidero entrare in merito al post e alla vostra discussione.
    Le tue riflessioni sono interessanti,ma un monaco taoista ti direbbe pensa meno e ascolta di più,e per ascoltare non s'intende prestare attenzione alle parole ma al contorno e soprattutto dentro di noi,lì c'è pure la risposta alla tua domanda finale.
    Una sola nota, ma prometti di non prendertela :-)
    Rebecca ha ragione mostri una certa confusione nel porre i tuoi quesiti e concetti, questo per una sempplice ragione, perché non è chiaro nemmeno a te ciò che vorresti esplicare, lo hanno insegnato anche a me, se sai una cosa devi saperla spiegare anche ad un bambino con poche parole e termini semplici, se ti accogi di avere questa difficoltà, allora fermati un attimo e rifletti è possibile che tu per primo non ne abbia chiaro il concetto e/o qualcosa ti sfugge.
    Immagino che scrivi qui proprio per confrontarti, e cercare di capire lo affermi tu stesso
    "Quando poni una domanda a qualcuno, su un qualsiasi argomento, lo fai o per iniziare la comprensione di un nuovo concetto, oppure per completare un concetto che è già formulato nella tua mente." e generalmente lo si fa per completare un concetto che è gia dentro di noi.
    Comunque è un piacere condividere le tue a volte confuse ma non banali riflessioni.
    Ciao

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  7. Carolina ciao!

    Prendermela?? L'opposto, non posso che ringraziarti.
    Sono commenti come il tuo che mi fanno continuare questo blog e che mi fanno migliorare.
    Il motivo della risposta ironica a Rebecca era solo per i giudizi che ha elargito nei miei confronti.

    Hai centrato nel punto comunque.
    Sapevo che postando un post del genere, maggiormente vago rispetto ai miei posts precedenti, avrei rischiato di creare un po' di confusione, difatti.. =) hehehe.
    Cercherò di fare meglio.
    Hai detto giusto anche sul motivo per cui scrivo qui.

    Ti ringrazio di nuovo per il tuo contributo. =)

    M.

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