giovedì 16 giugno 2016

Fasci D'erba

Ieri sera ho visto in televisione l'ennesima pubblicità sull'aiuto ai paesi poveri.

La nostra società è basata interamente sugli stereotipi.
E' così fortemente radicata in questi schemi mentali che spesso è molto difficile realizzarlo.

Un filtro davanti agli occhi.
Automatismi che ci portano a prendere o non prendere determinate scelte.
L'essenza stessa del marketing, il dover sfruttare questi stereotipi per vendere il proprio prodotto.

L'automatismo umano che ci porta a categorizzare qualsiasi cosa.
Non riusciamo a farne a meno, abbiamo il bisogno di semplificare continuamente.

Nel bene e nel male.
Nella vita di tutti i giorni è positivo categorizzare dei concetti estesi, oppure quando si impara.
Ma non oggi.
Oggi mi soffermerò sul lato negativo di questi automatismi.

Il bambino povero dalla carnagione chiara non fa audience, non fa pietà.
Ci vuole il bimbo malnutrito di colore per attirare l'attenzione, ci vuole una immagine estrema.
Il bimbo nero ricorda gli schiavi neri, ricorda l'Africa che ha fame.

Un uomo che cade in povertà e cerca di vestirsi dignitosamente non è "povero".
Gli zingari che si coprono di stracci e mendicano hanno realmente bisogno.
La figura del professionista con il camice bianco nelle pubblicità dei dentifrici è una garanzia!.

Ancora, una prostituta è una persona di malaffare, non passarci nemmeno vicino!!.
Ti farà del male! Ruberà i tuoi soldi!.

Potrei andare avanti per ore.

Le radici di questi schemi mentali sono molto profonde.
Il bello è che si cerca sempre di dare l'impressione di non essere parte di questo automatismo.

Prendiamo il razzismo, un'applicazione più "sottile" di questo concetto.

Siamo bravi a pulirci la coscienza pulendo quello che diciamo, con termini come "ragazzo di colore".
La società predica una facciata, ma traspaiono modelli di stampo razzista.

E' anche vero che in certe situazioni siamo noi a dare il significato alle parole che diciamo.

Ho parlato con molte persone che usavano la parola "negro" in termini di gruppo, usandola come un soprannome.
In queste situazioni non c'era offesa, negli USA è un fenomeno normale.

E' giusto fermarsi.. e riflettere.

E' più importante dire una parola al posto di un'altra per dimostrare qualcosa?.
E' più importante non applicare distinzioni nel nostro vivere quotidiano?.

Mi piacerebbe provare ad andare oltre la facciata di quello che percepiamo passivamente.

Siamo schiavi dei fasci d'erba.