giovedì 22 agosto 2013

il cibo e il pozzo

Penso che il cibo sia molto sottovalutato.
Non in quanto cibo fine a se stesso, ma in quanto linguaggio di comunicazione verso il nostro corpo.

Questo per me è buon senso: Dal momento che lo introduco nel mio corpo, il concetto di "cibo" assume un valore immane, al punto da considerarlo il primo fattore capace di donare uno stato idealizzato come "buona salute".

Non ci vuole una laurea in scienze dell'alimentazione per sviluppare un po' di senso critico.
Se un veleno mortale entra nel corpo probabilmente morirai, è così difficile concepire l'opposto? ossia che un cibo possa migliorare le tue condizioni di vita?.

Non voglio entrare troppo nel merito.
Di quello ne ho già parlato in questo post .
Cercherò di sfiorare l'argomento da un'altra angolazione.

Se penso alla società in termini di salute generale, mi sorgono due fattori importanti.

Il primo è il seguente.
Il problema di molti dei medici di oggi non è la mancanza di conoscenza e non è nemmeno il non desiderare la salute dei loro clienti.
Penso che il problema sia il loro ostinarsi nel rimanere nel tunnel in cui hanno studiato.

Prendiamo un dentista: durante una seduta di igiene ti è mai stato chiesto cosa mangi tranne che per gli zuccheri?.
Per fortuna esistono ancora alcuni medici che sanno usare il loro buon senso e non sono dei semplici robottini che si buttano nel pozzo con tutti i pazienti al seguito.



Il secondo fattore siamo noi.
Molti di noi affidano la propria salute in mani altrui, senza mai mettere in discussione le altrui decisioni.
Le prendiamo, in un certo senso, come verità assolute.


Sempre più spesso sentiamo dire dalle persone "questo problema è genetico, non si può fare nulla".
Io penso che questo modo di ragionare non sia sbagliato, ma non è completo.
Penso che sia giusto non fermarsi sugli allori, alla luce di nuove concezioni, come ad esempio l'epigenetica .

Trovo che dobbiamo armarci di pazienza.
E' giusto che leggiamo un po' di più le informazioni a nostra disposizione, soprattutto quelle che riguardano le alternative al modo comune di pensare.
Dobbiamo vedere le indicazioni altrui come dei suggerimenti di un lato della medaglia, non come unica soluzione a tutti i nostri problemi.

Abbiamo una grossa responsabilità verso noi stessi e dobbiamo portarla a compimento se non vogliamo essere sempre in balia del vento.










1 commento:

  1. il 4 punto dell'importante conferenza OMS di alma ata del 1978 : "4.Le persone hanno il diritto e il dovere di partecipare individualmente e collettivamente alla progettazione e alla realizzazione dell'assistenza sanitaria di cui hanno bisogno."

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