martedì 20 agosto 2013

La paura e la risoluzione

La paura è reale, tutti abbiamo paura, ne abbiamo sempre, per i motivi più disparati.

La mia domanda in questo caso è la seguente:
La paura ci trattiene dall'usare le nostre potenzialità al 100% ?.

Ogni volta che dobbiamo portare a termine un compito abbiamo paura che non andrà a buon fine.
Ogni volta che dobbiamo essere valutati abbiamo paura che non andrà a buon fine.

Quante volte non siamo andati bene per colpa della tensione momentanea e guardiamo a quel ricordo con amarezza? .
Quasi fosse un rimpianto.

La paura nasce dal nostro subconscio, abbiamo paura del giudizio altrui, vediamo sempre tutto in un'ottica legata alla paura di qualcosa, sia essa di fallire, di soddisfare, di performare.

Cosa succederebbe se d'improvviso noi riuscissimo a togliere questo filtro e a cambiare ottica? in fin dei conti la paura non serve.
Non è utile.
Ci frena continuamente, è una palla al piede.

Certo, questo non significa che togliere quel filtro significhi avere successo in qualsiasi cosa, ma quantomeno se abbiamo del potenziale ci consente di liberarlo e di mostrare quello di cui siamo veramente capaci.

Rifletto su questo: La paura è una cosa istintiva, quando ci imbattiamo in qualcosa che non conosciamo e che potenzialmente può farci del male, istintivamente abbiamo paura.
PANICO.

Quello a cui mi riferisco io non è quello: è la paura acquisita dalla nostra società e dai suoi costumi.
Se abbiamo acquisito questo timore è anche possibile camuffarlo o cancellarlo?
Qual'è il modo migliore per farlo? dobbiamo forse agire sulle nostre aspettative o sulla nostra risoluzione?.

Non fallirò, lo poterò a termine.
Andrò bene, non ce ne sarà per nessuno.
Non passerà.
Non esiste che io possa perdere.


Penso che cercare di convincere se stessi non significa professare una risoluzione, senza contare che la paura non solo rimane ma addirittura l'ansia cresce!!. (ad esempio l'esame di scuola guida)

Proviamo un altro approccio: Proviamo a vedere la risoluzione come l'adottare una chiave di lettura diversa.
Una chiave che anzichè sfruttare la paura (ho paura di fallire ma ce la devo fare) adotta una certezza di riuscita (non fallirò.)


E' un po' come quando hai un vizio o una dipendenza e cerchi di fronteggiarle usando solo la forza di volontà.
INUTILE.   :-)


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