mercoledì 17 luglio 2013

Priorità e importanza

Ci integriamo nel mondo che ci circonda ragionando per priorità.


Ad ogni evento, ad ogni incontro, ad ogni parola pronunciata.. noi rivalutiamo continuamente queste priorità.
La prova più lampante di questa rivalutazione è la rabbia.

Per quale motivo un sentimento impulsivo come la rabbia dovrebbe rientrare in questo argomento?.

Non ci si arrabbia per qualcosa che non è importante.. quando ci si arrabbia si alza il livello di importanza che noi attribuiamo a qualcosa.. o a qualcuno.

Penso che questa non sia una scelta consapevole.. non ci rendiamo conto di questa "ridistribuzione".. ridistribuzione che non solo ci stanca ma ci impegna in cose che non ci interessano realmente.

Mi domando, cosa succederebbe se facessimo caso a questi cambiamenti? Finiremmo per conoscere meglio noi stessi? In che modo la coscienza di questo può avvantaggiare le nostre vere priorità? Ci porterebbe tutto questo a diventare persone più obbiettive?.

Prima ho scritto la parola "importante", non è stato un caso scriverlo proprio in questo contesto.
Sono convinto che l'importanza sia l'ombra della priorità, se una cosa perde importanza perde anche la presa che ha su di noi.

Concordo con la teoria del "Transurfing" quando si asserisce che noi "alimentiamo" con la nostra attenzione.
Nel momento in cui smettiamo di dare importanza ad una cosa che ci infastidisce, essa non gode più della nostra attenzione.. ed è lasciata a se stessa.
Al contrario più diamo importanza ad una cosa che ci infastidisce e più infastiditi rimarremo e più a lungo ne saremo tormentati.


Arthur Bloch, sei un genio.


Nessun commento:

Posta un commento