martedì 23 dicembre 2014

Stagionatura.. di natale!!

Come anticipato al buon Filippo (commenti nel post scorso), la riflessione di questo post verte sulla maturità.

Siamo vicini a Natale e di fronte ad un nuovo anno.
Ho aspettato a parlare delle mie riflessioni sulla maturità, proprio per scriverne ora, in prossimità dell'anno nuovo.

Perché?.
Perché trovo che la parola maturità, per come la intendiamo noi, sia una parola incompresa.
Trovo che il significato della parola maturità sia molto vasto.. e molto profondo.

Quando si pensa alla maturità, ci viene spontaneo accostare questo termine all'esperienza di una persona.
E' una cosa che percepisco in modo molto marcato.

"Non puoi bere alcolici, non sei maturo."
"Non puoi guardare film per adulti, non sei abbastanza maturo."
"Stai a casa e giochi soltanto ai videogiochi, sei immaturo."

Quando compio una determinata età, la società riconosce che ho l'esperienza per compiere determinate scelte, che ho ben compreso il legame che sta alla base della causa e dell'effetto.
Questa è la visione che la società attribuisce alla parola "maturità".

Per quale motivo non mi sento soddisfatto di questa definizione?.

Forse perché rimanda ad uno schema imposto.
Forse perché non riconosco nulla di tutto questo, in quello che mi circonda.
Forse perché è una definizione di maturità data da persone superficiali?.

Ho incontrato molte persone, ma sono poche quelle che mi hanno trasmesso un senso di profonda maturità.
Forse perché la maturità non è semplice esperienza, da qui la mia riflessione: ci deve essere dell'altro.

Immagino un viaggio dentro noi stessi.
Il tentativo di capire il perché di quello che ci accade, nel presente e nel passato, con occhi oggettivi.
L'analisi del proprio comportamento, la crescita personale, lo spostamento dell'attenzione dagli altri a noi stessi.
Da quel momento in poi non ci improntiamo più sulla coscienza altrui, creiamo la nostra.

Una persona matura non darà mai ad altri la responsabilità delle sue scelte.
Una persona matura non si lamenta in modo vuoto, agisce e propone soluzioni.
Una persona matura percepisce la sua dignità, la associa a sé stesso/a.
Una persona matura, prende delle decisioni con coscienza e in modo indipendente, senza farsi trasportare dagli altri.

E' un fattore proporzionale.
Più una persona viaggia dentro di sé e più matura.
Un individuo non sarà mai in grado di comportarsi da persona matura, finché non si pone delle domande e impara a vedere il mondo con i suoi occhi.. e non con quelli altrui.




Auguro a tutti voi un felice natale.. e un anno nuovo ricco di sorrisi =)








2 commenti:

  1. Questo post mi ha veramente colpito, ho sempre avuto un metaforico ronzio nell'orecchio rispetto alla parola maturità ed per come veniva intesa. Mi ritrovo molto in quello che dici. Anzi forse aggiungerei solamente che la maturità non e' un insieme di elementi di un pacchetto predefinito che devi superare come se fossero i livelli di videogame.
    La maturità e' caratterizzata da un percorso diverso per ognuno di noi, da esperienze diverse, in quanto siamo tutti diversi.
    Ma poi quando saremo profondamente consci dentro di noi, grazie ad un continuo dialogo interno col nostro "io" limpido e sereno, del fatto di aver cumulato un percorso che ha portato al raggiungimento di quanto tu scrivi, allora nonostante siamo tutti diversi, saremo veramente posti sullo stesso piano nonostante la nostra diversità.

    Piccolo spunto di riflessione che mi e' venuto in mente ora e su cui non ho ancora ragionato bene.. e se invece considerassimo la Maturità in ottica del Kai Zen e del miglioramento perpetuo (riferendomi al tuo vecchio post) sarebbe la stessa cosa o la riflessione da te fatta cambierebbe ?
    Si può quindi migliorare anche quando uno sente di essere maturo ? Si può andare oltre la maturità ?

    N.B Mi ricorda molto dragonball, "Superare il limite del Super Sayan" ahaha

    Buon Natale e felici feste a te e a tutte le persone a tu care, sperando in un nuovo anno ricco di miglioramenti (ogni riferimento NON e' puramente casuale) :)

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  2. ciao Filippo!
    Mi piace molto il concetto di porsi tutti sullo stesso piano, in termini di maturità, a dire il vero non avevo pensato a questo accostamento.
    Si, oltre il limite del SS :D .
    Certamente, il Kai Zen può contribuire molto, e i due percorsi sono molto simili, però trovo che le radici siano lievemente diverse.
    Non vedo il Kai Zen come un "sinonimo" di percorso, bensì come un metodo, uno strumento per affinarlo, pianificarlo e rendere la crescita più efficiente.. un qualcosa che si accosta.

    Secondo me, l'uso del Kai Zen può accelerare moltissimo il percorso di maturità di una persona.
    Tendi ad aprirti di più e più rapidamente.. e le persone aperte tendono ad essere più "coscienti" di quello che sta attorno a loro.


    Buon natale e buone feste anche a te carissimo ^__^ che il nuovo anno ci riservi molte e piacevoli sorprese!

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