domenica 5 gennaio 2014

Generazioni

Auguro a tutti voi un buon anno.
Che sia ricco di opportunità e di crescita.

Dedico questo pensiero, con grande rispetto, ad una insegnante a cui tenevo molto.
Spirò nel dicembre 2013.



Quando ero piccolo, mi sentivo dire frasi del tipo:
"Voi siete la nuova generazione, dovrete darvi da fare per rendere migliore il nostro futuro".
"Siamo in mano alle nuove generazioni, bastoni per la nostra vecchiaia".

Rifletto spesso su quei momenti.
Non nego di aver provato una notevole nostalgia.
Nostalgia rivolta ad un passato che appare sempre più roseo del presente.

Il presente, si.
Poprio questo presente nel quale ad una persona di trent'anni o trentacinque anni è negata l'assunzione perchè troppo "vecchia".

Mah.
Forse è stato il cambio generazionale ad essere stato compromesso... sabotato.

Ritengo che il cambio generazionale sia un concetto troppo importante, per essere tralasciato.
Importante perchè offre lavoro.
Importante perchè offre crescita personale.

Perchè menziono la crescita personale?.
E' proprio questo su cui ho riflettuto in questi giorni.

Ritengo che il cambio generazionale sia un passo necessario per completare noi stessi e la nostra crescita.
Ritengo anche che il modo in cui questo avviene è tramite un forte contrasto.
Un conflitto interiore fra quello che siamo abitualmente e quello che il poeta Giovanni Pascoli definisce come "il fanciullino": il proprio sé bambino.

Per quanto una persona sia stata protetta o ignorata.
Per quanto avessimo a cuore o meno i nostri zii e i nostri nonni.
Trovo che la loro scomparsa, indipendentemente, operi dentro di noi una forte trasformazione.

Negli occhi del fanciullino loro sono ancora presenti.
Trovo che sia molto doloroso.

Una lenta transizione, al cui termine, siamo persone diverse.
Non siamo più le persone che credevamo di conoscere, ce ne accorgiamo presto.

Le nostre abitudini.
Il modo in cui pensiamo.
Il modo in cui trattiamo gli altri.

Sono i dettagli ad essere cambiati in qualcosa.

Sono le "Generazioni" e il loro susseguirsi che apportano questi cambiamenti così profondi.
C'è chi cambia di più.
C'è chi cambia di meno.
Proprio come queste bizzarre mezze stagioni.

Il loro susseguirsi ci toglie violentemente dal bozzolo di favole in cui vivevamo, dandoci la possibilità di vedere il mondo sotto un'altra prospettiva.







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