La riflessione di oggi verte del dolore, sui problemi
quotidiani.
Vi è mai capitato di parlare con i vostri amici dei vostri
problemi?.
A chi non è capitato di sfogarsi con qualcuno.
Un evento spiacevole.
Un collega fastidioso.
Le condizioni di lavoro troppo stressanti.
Il messaggio che sento spesso dire è “Parlane con
qualcuno, ti sentirai meglio”.
Gli argomenti spiacevoli e i problemi sono sempre un ottimo
argomento di conversazione.
Creano un coinvolgimento più profondo.
Da un lato funge da valvola di sfogo, dall’altro è
un argomento immediato ed efficace.
Detto questo.
Se parlare dei propri problemi può fungere da valvola di
sfogo, in certe situazioni può farci apparire come persone superficiali e negative.
Anche quando non lo
siamo.
Me ne accorgo quando parlo con le persone, mi capita spesso
di trovare coloro che parlano sempre e solo dei loro problemi.
Mi sono accorto che monopolizzare la conversazione sui
propri problemi porta gli altri ad allontanarsi,
crea disagio.
Io stesso fatico a frequentare persone che parlano solo dei
loro problemi.
Se li vedo per strada tendo a non fermarmi a parlare con
loro, avviene inconsciamente.
No, non è più una valvola di sfogo, perché si prende qualsiasi problema.
E’ un mero esibizionismo del dolore.. con la differenza che succede nella vita reale, e non su Facebook.
Ma non è solo questo.
Quante volte, le confidenze sui propri problemi sono state
usate contro la persona stessa?.
Quante volte in mancanza di altre valvole di sfogo, si crea
letteralmente una dipendenza da questo approccio?.
Questa combinazione mi ha fatto riflettere.
Il consiglio “Parlane con qualcuno” deve essere più
specifico, affinché i benefici non si ritorcano contro.
Sono giunto alla conclusione che solo tre gruppi di persone
sono adatti ad accogliere i nostri problemi.
Coloro che possono aiutarci veramente a risolvere il
nostro problema.
Coloro che possono essere aiutati nel loro problema,
sentendo il nostro.
Coloro che fanno parte della nostra famiglia e che, seppur
non in grado di risolvere il nostro problema, possono darci un senso di
vicinanza, di sostegno.
Purtroppo abbiamo la tendenza al
dare valore ai problemi, a prescindere dalla entità degli stessi.
Parlare dei propri problemi con qualcuno, come se parlarne in qualche modo li risolvesse.
Per risolvere i propri problemi bisogna in primo luogo
comprenderli.
Per comprenderli bisogna conoscere sé stessi.